Eccoci, espatriati!

Eccoci, espatriati!

mercoledì 19 novembre 2014

Il bello di essere lontani è avere visite!



Quando prendi tre giorni di vacanza per portare tuo figlio in Francia a trovare i suoi cuginetti, sai che tornerai quasi più stanco di prima.
Quando ti aspettano sei ore di macchina con un bambino di quattro anni, dopo una notte di nausee e vomito, sai che sarà un viaggio lunghissimo.
Quando sai ancora prima di arrivare che i due cuginetti saranno contentissimi di vedersi... ma che litigheranno per qualsiasi cavolata, sai anche che ci vorrà tanta pazienza, troppa pazienza.

Però me lo avevi promesso e sei venuta a trovarmi! ^_^

Per quattro giorni mia cugina (la  mia sorella acquisita, come la chiamo di solito), suo marito e il loro Nanetto "Spaimen" (coetaneo del nostro) sono stati qua con noi.
Abbraccio tra Nani sulla porta appena visti e mezzo minuto dopo avevamo la casa invasa dai super eroi! Nessun Nano voleva andare a dormire e quando finalmente ci sono andati... Spaimen ha vomitato ovunque! Due giorni dopo è stato il turno del nostro Nano!
Le giornate sono volate tra attimi di bellissima complicità, battaglie tra super-eroi e litigate appena svegli per la stessa matita colorata, il posto da prendere sul divano o un pezzo di carta trasformato in mappa del tesoro... Hanno litigato fino a un minuto prima di salutarsi, ma dopo cinque minuti esatti che erano partiti il Nanetto protestava "Ma io non volevo che andassero via, io voglio giocare con il mio cuginetto..."
La Nanetta si è fatta coccolare e ha dispensato grandi sorrisi a tre denti, come se nella quotidianità i chilometri che ci dividono non esistessero. Grande soddisfazione  per tutti!
Il massimo, poi, è stato spettegolare tra donne (Nanetta inclusa) passeggiando per Montpellier con un cornetto di castagne calde in mano. Sono state poche ore, poche ma preziose.

Quando sei lontano, non vedi l'ora di far vedere alla tua famiglia e ai tuoi vecchi amici la tua nuova vita. Mostrargli una nuova città, ma anche una tua nuova quotidianità, fatta di strade che diventano piano piano familiari, dal negozio del pane, dalla scuola del Nano, dai giardini in cui passi i pomeriggi e dai nuovi amici che man mano stai trovando.
Tutto ha un sapore diverso nel passare qualche giorno qua con delle persone care. Quelle stesse persone che prima di partire vedevi quasi ogni giorno, da una vita.

E ora basta con i sentimentalismi, vado a lavare le lenzuola del divano letto... tra qualche giorno un'altra zia acquisita verrà a tenerci compagnia! :-)



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