Eccoci, espatriati!

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venerdì 14 novembre 2014

Crescere e guardar crescere...

Mi capita spesso di rimanere incantata a guardare il Nano intento nei suoi "lavori", è incredibile come ogni giorno impari qualcosa o faccia progressi in qualcos'altro.
Non ricordo un altro momento in cui ho avvertito questa sensazione in maniera così netta e concreta, dalle piccole cose alle "grandi" cose...

Ultimamente la sua attività preferita in casa  è il disegno. E' come se da un momento all'altro gli fosse scattato qualcosa negli occhi e nelle mani e, da quel momento in poi, fosse riuscito a mettere su carta quello che vede. Sono disegni molto stilizzati, ovvio, ma cominciano ad essere veri e propri disegni con dettagli precisi e curati.
Non vuole aiuto (per fortuna, dico io, date le mie scarsissime doti in disegno), non vuole che tu gli faccia vedere come fare. Oggi non sa fare una cosa e dopo qualche giorno ti sorprende dicendo: "Mamma e papà guardate, ho disegnato un aereo". Un aereo vero, con ali, finestrini, motori e... fuoco dai motori! E la magia sta nel fatto che tu non glielo avevi mai disegnato, non ti aveva chiesto di farglielo vedere su una figura... semplicemente, ci ha pensato e l'ha fatto!
Poi arriva di corsa, ti si piazza d'avanti con un foglio in cui lui ha "scritto" o disegnato qualcosa di incomprensibile e ti chiede "Cos'è???". Ah, vorremmo potergli rispondere semplicemente che qualsiasi cosa abbia voluto fare è bellissima... ma non è la risposta che vuole e quindi ecco che cominciamo a sudare freddo sperando di indovinare al primo colpo e non ferire il suo orgoglio!

"Un aer... un cang... un alber...  he he he... facciamo merenda amore?"

Ieri siamo andati a parlare con la maestra. Vedere i disegni che fa, i giochi e i libri che accompagnano le sue giornate, sentirsi raccontare che nonostante la lingua gioca con gli altri bambini, che quando le parole non arrivano a segno si sforza di farsi capire anche con i gesti e che è in grado di ridere ascoltando una storia di cui non capisce le parole, perchè ha capito che può comprendere facendo attenzione alle figure.  Ascoltare queste parole seduti al suo tavolino, immaginarlo in questo suo mondo dove noi non ci siamo e in cui lui è riuscito a trovare un equilibrio tra la paura delle novità e la voglia di imparare è come se ci avesse fatto sentire sulla nostra pelle gli sforzi che sta facendo, cosciente o meno di farli.

Stai crescendo Nano, stai facendo un grande lavoro. Spero che la tenerezza che proviamo e tutte le parole che vorremmo dirti ti arrivino attraverso i sorrisi e i nostri sguardi, attenti e meravigliati allo stesso tempo.


Aereo

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